LA CHIESA : SAN GIOVANNI A PORTA LATINA

San Giovanni a Porta Latina , è una chiesa basilicale di Roma, ubicata in Via di Porta Latina, immediatamente alle spalle di una delle porte più antiche di Roma sulle Mura Aureliane, ovverosia di Porta Latina. Ci troviamo esattamente all'estremità del rione Celio, in quello che una volta si chiamava il disabitato . Ancora oggi la zona è rimasta salvaguardata dalle costruzioni, che invece sono cresciute intensive al di là delle mura, a ridosso di un quartiere di villini di inizio Novecento.

La Basilica è dedicata a San Giovanni Evangelista. Secondo una notizia raccolta da Tertulliano sulla fine del II secolo dopo Cristo, l'evangelista Giovanni avrebbe subito a Roma il martirio con l'immersione in una caldaia di olio bollente e, uscitone illeso, sarebbe stato relegato a Patos.

Il luogo del martirio viene localizzato nei pressi della Porta Latina, esattamente laddove sorge ora il Tempietto di San Giovanni in Oleo, a pochissimi metri dalla Basilica. La tradizione che la costruzione della stessa risalga al pontificato di Gelasio (492-496) trova conferma nelle tegole del vecchio tetto, di cui una è conservata come leggio.

La Basilica fu ricostruita nel 720; fu poi restaurata con l'aggiunta di un nuovo campanile e di un nuovo ciclo di affreschi con 46 scene bibliche e riconsacrata da Celestino III nel 1190.

Tra il XVI e il XVII secolo XVII fu arricchita da un nuovo mosaico absidale.. La basilica fu riportata alla primitiva semplicità nel 1940-41, quando fu assegnata ai Padri Rosminiani, che oggi vi hanno la curia generalizia e lo studentato internazionale.

Un pittoresco e raccolto sagrato, con un cedro centenario ed un pozzo, introduce alla Chiesa, riproducendo l'aspetto che questa aveva alla fine del XII secolo, dopo i restauri eseguiti da celestino III. La Chiesa è preceduta da un portico con quattro colonne sulle quali posano cinque arcate.

Il portico medioevale e le navate della basilica sono sostenuti da colonne classiche provenienti da costruzioni antiche della zona appartenenti, secondo la leggenda, ad un tempio di Diana, parzialmente spogliate a favore del Laterano alla fine del XVIII secolo.